>Da Dobbiaco a San Candido

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Il programma di oggi era di visitare il “Grand Hotel” di Dobbiaco e in particolare la sede del Parco Naturale. Dietro il museo si apre il parco ed è veramente interessante visitarlo. Appena usciti dall’edificio si uncontrano una serie di sculture lignee rappresentanti un re, la felicità, l’allegria e così via. Il sentiero prosegue verso una serie di costruzioni che illustrano (molto bene) la vita e le attività che si svolgono in un bosco. Quasi senza pensare abbiamo cominciato a seguire un sentiero (il 28A) e dopo una bella camminata siamo arrivati alle sorgenti della Drava. Fa impressione pensare che un pezzetto di legno gettato qui potrebbe arrivare nel Mar Nero. Si potrebbe far navigare da qui un messaggio di pace per le popolazioni appena uscite (?) dalla guerra. A questo punto tornare indietro o proseguire. Ai voti si prosegue e siamo arrivati stanchi ma felici a San Candido per un pranzo tardivo. In treno a riprendere la macchina.

>Un cartello (quasi) in disuso

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Ieri siamo andati a Lienz (si, lo ammetto, in macchina) e al ritorno, dopo le usuali spesette, ci siamo fermati a prendere un gelato lungo la pista ciclabile. Per arrivare al posto di ristoro si attraversa la ferrovia che collega San Candido a Lienz e non c’è passaggio a livello: solo le indicazioni luminose e un cartello che avverte dei binari. Non so se anche in Italia si usa ancora quel cartello dal sapore antico con il disegno di una locomotiva a vapore ma l’ho trovato molto bello.

>Val Campo di dentro

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Oggi, approfittando del fatto che si può salire al parcheggio alto della Val Campo di Dentro senza limiti (il divieto di entrare dopo le 11 è stato rimosso), abbiamo fatto una bella passeggiata salendo attraverso il bosco e ci siamo fermati poco oltre il rifugio per mangiare un panino e leggere i giornali nella quiete della vallata. Al ritorno non abbiamo resistito al fascino del Kaiserschmarren e di un bicchiere di skiwasser presi al rifugio Tre Scarperi. E’ stata una giornata caldissima e Leo ha sofferto parecchio sopratutto al ritorno.

>Una giornata piena di sole

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Stamattina è arrivata Francesca. Il treno da Roma è arrivato con un’ora di ritardo accumulato tutto a partire da Fortezza dove con pochi minuti di ritardo l’hanno fatto passare dietro a molti altri treni.Ma la giornata è stata bellissima e siamo andati a passeggio all’inizio della val Fiscalina con picnic. Stesi sul prato si stava una meraviglia. Francesca, nonostante il viaggio, se l’è cavata bene e ha passeggiato tranquillamente.

>Una visita ad Innsbruck

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Dopo anni di presenza a Sesto finalmente siamo riusciti a fare una gita ad Innsbruck. All’andata abbiamo scelto la strada statale che ci ha dato anche l’opprtunità di visitare Vipiteno. E’ una cittadina molto carina tutta costruita intorna ad una strada ricca di bei palazzi e divisa in città vecchia e città nuova. La statale dopo Vipiteno diventa faticosa e si incanala nella parte bassa della valle (era più facile realizzarla) e non si gode di nessuna vista. Di gran lunga meglio l’autostrada che si sviluppa tutta in alto. Una nota: da Innsbruck al confine non è richiesta la “vignette” e si può pagare la tratta con carta di credito. Un sollievo, ci sentivano in imbarazzo per essere entrati in autostrada senza essere in regola. A Innsbruck abbiamo passeggiato per il centro e siamo scesi sul greto del fiume Inn dove, coraggiosamente, Leo ha fatto il bagno. Durante le passeggiate ho fatto alcune foto alle insegne di diversi locali e le potete trovare qui.

>Vino, birra e altro

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Oggi, tornando da San Candido (il veterinario conferma che Leo sta meglio – ottimo!) ci siamo fermati in un negozio che ha aperto a Sesto solo un mese e mezzo fa: Egarter (Bevande Egarter, Zona artigianale 4, tel. 0474-710116). Si trova subito dietro la casa cantoniera in zona Ferrara ed è fornitissimo. In particolare birre (compresa la Pustertaler) e vini. Noi abbiamo fatto una scelta minimale ma siamo rimasti incantati dalla varietà e ricchezza della scelta. Non essendo troppo esperti di vini abbiamo curiosato ammirando le numerose etichette, dalle più tradizionali a quelle modernissime. Vale una visita.

>Dopo la tempesta

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Già ieri sera si intuiva che il tempo sarebbe migliorato. Al tramonto c’era già uno squarcio d’azzurro che oggi si è trasformato in una fantastica giornata. Dopo una serena passeggiata fra Sesto e Moso siamo andati alla Sauzipffest dove ci aspettavano un ottimo pollo arrosto (di cui Cristina e Leo sono ghiotti) e salsicce con carré di maiale e crauti. Musica e gare di abilità come tiro al bersaglio, gara di mungitura su una mucca finta e spinta in alto di un peso colpendo un piatto con un grosso martello. Mancava, almeno stamattina, la gara per chi riesce a piantare un chiodo con tre martellate…. Sembra facile!

>Non ci voleva

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Oggi e domani a Sesto c’è in programma la festa del paese: Sauzipffest. Purtroppo, dopo tanti giorni di tempo discreto proprio oggi diluvia! Mi dispiace molto perché immagino gli sforzi di tutti per organizzare la festa che forse sarà rovinata dal tempo inclemente. Ma fino a domani c’è speranza. Intanto i “nostri” monti sono avvolti dalle nuvole e solo di tanto in tanto riescono a farsi vedere.

>Come resistere

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I contadini di Sesto hanno ripreso a falciare i prati e ogni volta sono capaci di produrre uno spettacolo cui è difficile resistere. Proprio davanti a casa gli artisti si sono messi al lavoro ed ecco i risultati.

>Un incontro

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Oggi abbiamo accompagnato Marta a Cortina dai genitori e, ancora una volta ci sentiamo un pò tristi. Mentre intorno a noi si addensavano le nuvole abbiamo approfittato di quello che restava del sole per fare una passeggiata in Via del Parco (si prende dal grande parcheggio dietro il Cimitero) da cui si gode una vista stupenda dell’intera valle.
Al rientro ci siamo fermati a San Candido e, in piazza abbiamo incontrato Gigi con Blu. Abitiamo sullo stesso pianerottolo a Sesto, ci incontriamo spesso ma un incontro casuale aggiunge comunque un senso di piacevole sorpresa.